Inno Nazionale Guatemala
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Inno nazionale
Il testo completo dell’Inno Nazionale Guatemala
mai siano profanati dal carnefice;
né ci siano schiavi che adulino il giogo
né tiranni che sputino la tua faccia.
Se domani il tuo suolo sacro
È minacciato da un’invasione straniera,
libera al vento la tua bella bandiera
a vincere o a morire chiamerà.
Libera al vento la tua bella bandiera
a vincere o a morire chiamerà;
che il tuo popolo con l’anima fiera
prima morto che schiavo sarà.
Dalle tue vecchie e dure catene
tu forgiasti con mano iraconda,
l’aratro che il suolo feconda
e la spada che salva l’onore.
I nostri padri combatterono un giorno
illuminati da patriottico ardimento,
e realizzarono senza la sanguinosa disputa
collocarti su un trono d’amore.
Libera al vento la tua bella bandiera
a vincere o a morire chiamerà;
che il tuo popolo con l’anima fiera
prima morto che schiavo sarà.
E realizzarono senza la sanguinosa disputa
collocarti su un trono d’amore,
che di patria in energico accento
diedero vita all’ideale redentore.
È la tua insegna un pezzo di cielo
In cui una nube prende il suo candore
e ahilùi! che con cieca follia
i tuoi colori osa macchiare.
Perché i tuoi figli valenti e fieri,
che venerano la pace quale gioia,
non schivano mai la ruta lotta
se difendono la propria terra e la propria casa.
Libera al vento la tua bella bandiera
a vincere o a morire chiamerà;
che il tuo popolo con l’anima fiera
prima morto che schiavo sarà.
Non schivano mai la lotta
se difendono la propria terra e la propria casa,
che è solamente l’onore la propria anima idea
e l’altare della patria il proprio altare.
Giacente dall’Ande superba,
tra due mari al sibilo sonoro,
sotto l’ala scarlatta e d’oro
ti addormenti del bel Quetzal.
L’alato indiano che vive nel tuo scudo,
palladio che protegge il tuo suolo;
che spicchi il volo,
più del condor e l’aquila reale!
Libera al vento la tua bella bandiera
a vincere o a morire chiamerà;
che il tuo popolo con l’anima fiera
prima morto che schiavo sarà.
Che spicchi il volo,
più del condor e l’aquila reale!
e tra le sue ali levi fino al cielo,
Guatemala, il tuo nome immortale!
È stato scritto da José Joaquín Palma e José María Bonilla Ruano e composto da Rafael Álvarez Ovalle.
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