Inno Nazionale Romania
- Home
- /
- Inno Nazionale Romania
Risvegliati, romeno!
Il testo ufficiale dell’Inno Nazionale Romania
Nel quale t’hanno sprofondato i barbari tiranni!
Ora o mai più ritàgliati un’altra sorte
al quale dovranno inchinarsi anche i tuoi crudeli nemici!
Ora o mai più diam prova al mondo
Che in queste vene ancora scorre del sangue romano,
E che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nome
Trionfatore in battaglia, il nome di Traiano!
Guardate, grandiose ombre, Michele, Stefano, Corvino
La Nazione romena, i vostri discendenti
Con in mano le armi, col vostro fuoco nelle vene
“Vita in libertà, oppure morte”, gridano tutti.
Preti, con la croce in fronte, poiché l’Esercito è cristiano,
Il motto è libertà e santo il suo scopo.
Meglio morire in lotta, in piena gloria
Che restare schiavi nella nostra antica terra!
Il testo completo dell’Inno Nazionale Romania
Nel quale t’hanno sprofondato i barbari tiranni!
Ora o mai più ritàgliati un’altra sorte
al quale dovranno inchinarsi anche i tuoi crudeli nemici!
Ora o mai più diam prova al mondo
Che in queste vene ancora scorre del sangue romano,
E che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nome
Trionfatore in battaglia, il nome di Traiano!
Alza la tua fronte e guardati attorno
Come stanno sui monti, quali abeti, centinaia di migliaia di valorosi:
Un cenno solo essi aspettano, e scenderanno a corsa, quai lupi all’ovile.
Uomini, vecchi e giovani, dai monti e dai campi.
Guardate, grandiose ombre, Michele, Stefano, Corvino
La Nazione romena, i vostri discendenti
Con in mano le armi, col vostro fuoco nelle vene
“Vita in libertà, oppure morte”, gridano tutti.
Voi siete annichiliti dal reo odio
E dalla cieca disunione al Milcovo e ai Carpazi;
Ma noi, coll’anima infiammata di santa libertà,
Giuriamo di darci a mano per essere sempre fratelli.
Una mamma vedova dal tempo di Michele il Grande
Pretende dai figli oggi un aiuto,
E maledice con lacrime agli occhi chiunque,
Davanti a un tale pericolo, abbia intenzione di farsi traditore!
Possa morire folgorato
Chiunque si ritiri dal glorioso luogo,
Quando la patria, o la madre, con cuore tenero,
Chiederà di passare attraverso spade e fuoco!
Non bastò la scimitarra della barbara Mezzaluna,
La cui piaga fatale ancor oggi sentiamo;
Ormai anche la frusta vorrebbe spingersi nelle case degli avi,
Ma testimonio ci è Iddio, che vivi non la vogliamo.
Non bastò il despotismo in tutta la sua durezza,
Il cui giogo da secoli come bestie portiamo;
Ormai vogliono tentare, i crudeli, nella loro cieca superbia
Di rapirci anche la lingua; ma solo morti la daremo!
Romeni dai quattro angoli del paese, ora o mai più
Unitevi nella coscienza, unitevi nei sentimenti!
Gridate al mondo intero che il Danubio è rubato
Con intrigo e disgusto, complotti maligni!
Preti, con la croce in fronte, poiché l’Esercito è cristiano,
Il motto è libertà e santo il suo scopo.
Meglio morire in lotta, in piena gloria
Che restare schiavi nella nostra antica terra!
È stata scritta da Andrei Mureșanu e composta da musica popolare rumena.
0 commenti